Un anello in stile Enduro, con tre salite seguite da altrettante discese, che però rimane appagante e divertente anche percorso senza l'ansia del cronometro. I motivi sono vari: le risalite, tra strade asfaltate secondarie e sterrate, relativamente agevoli seguite da sentieri su fondo di terra compatta, molto guidati e mai difficili. La competizione, giunta nel 2017 al terzo anno, è organizzata dal negozio iBike, che ha sede in frazione Palazzina di Sarezzano, il punto di partenza/arrivo di questo anello in Val Grue. Due delle tre Prove Speciali - Madonnina e Tana del Lupo - partono dallo stesso punto, il pianoro nei pressi della vetta del Monte Zerbet che con i suoi 310 m di altitudine domina questo angolo di Val Grue. La terza, Cinghiali, invece inizia da un altro pianoro, collocato nei pressi della salita asfaltata che da Montegioco porta sino all'abitato di Cadaborgo, nella limitrofa Val Curone. L'anello della gara, che si corre solitamente in primavera inoltrata, è lungo poco meno di 17 km con un dislivello che supera di poco i 500 m. I più recenti sentieri e varianti di quelli precedenti sono opera del team di trail building capitanato da Fabrizio Moglia, coordinato dalla famiglia Moglia (non sono parenti...) di Sarezzano e supportato anche da Paolo Nobile, già autore di molti trail soprattutto in Val Curone.
Descrizione
Nella versione proposta prevede la prima risalita asfaltata per la PS Cinghiali (prende il nome dall'ex allevamento che era situato nei pressi dalla sua partenza), lunga 5,5 km con 170 m circa di ascesa, a cui segue una discesa di circa 1,7 km con una perdita di quota intorno a 150 m, terminando nei pressi del gruppo di case. Si tratta di una discesa molto varia, che alterna tratti veloci ad altri più guidati, con numerosi cambi di direzione e pendenza all'interno del bosco, e qualche ripido e contropendenza che aggiunge un po' di pepe.
Scesi al fondovalle, si prende la sterrata che costeggia il torrente Grue in direzione Tortona (destra orografica) sino a incrociare l'asfalto che sale a San Ruffino. Qui si segue per il centro del paese per svoltare poi a destra nei pressi della chiesa, dove inizia la risalita sterrata - tra frutteti, vigneti e boschi - sino alle pendici del Monte Zerbet (150 m di ascesa su 1,7 km circa). Si affronta la seconda PS Tana del Lupo, che parte nei pressi del pilone dell'anta tensione, prendendo a destra tra gli arbusti. Parte veloce per inserirsi in un budello nel bosco, prima stretto e ripido e poi leggermente più largo con qualche rilancio pedalato. Si sbuca sulla Strada Germana, la si segue in salita, per poi abbandonarla prendendo a sinistra nel bosco, per un altro bel nastro di terra compatta che mette alla prova le capacità di guida del biker. L'ultimo tratto è forse quello più nervoso, sino a prendere a sinistra la carrareccia che, in leggera discesa, riporta al gruppo di case di Cascina Leardi. Dopo questa discesa di circa 1,5 km per 150 m di picchiata negativa, si ritorna alla strada asfaltata che corre sul fondovalle della Val Grue, ripetendo il trasferimento precedente.
Ora, alle pendici dello Zerbet, si prende a sinistra nel pratone, entrando nel bosco, per il sentiero più tortuoso e sfidante della Sarezzano Enduro, la PS Madonnina (prende il nome dalla cappelletta che si trova alla sua fine): la perdita di quota è contenuta in 140 m scarsi per 1,2 km di sviluppo, su un toboga prettamente artificiale dove conta lasciar correre la bici tra cambi di direzione e pendenza, cercando di tenere il ritmo più alto possibile. Si ritorna a Cascina Leardi prendendo la stretta traccia a destra nel primo gruppo di case, arrivando velocemente al punto di partenza dopo aver passato il Torrente Grue.
Varianti
Si può accorciare la risalita prendendo la Strada Germana, dai pressi del maneggio di Cascina Leardi: è una ripidissima ascesa all'interno del bosco, percorsa nel tratto più tranquillo all'interno della PS Tana del Lupo, sino a poco prima del Monte Zerbet. Si tratta di una salita consigliata per i possessori di eBike, che non patiranno la pendenza che supera tranquillamente il 20% in molti punti, e neppure il fondo sdrucciolevole del primo tratto.
Nella versione proposta prevede la prima risalita asfaltata per la PS Cinghiali (prende il nome dall'ex allevamento che era situato nei pressi dalla sua partenza), lunga 5,5 km con 170 m circa di ascesa, a cui segue una discesa di circa 1,7 km con una perdita di quota intorno a 150 m, terminando nei pressi del gruppo di case. Si tratta di una discesa molto varia, che alterna tratti veloci ad altri più guidati, con numerosi cambi di direzione e pendenza all'interno del bosco, e qualche ripido e contropendenza che aggiunge un po' di pepe.
Scesi al fondovalle, si prende la sterrata che costeggia il torrente Grue in direzione Tortona (destra orografica) sino a incrociare l'asfalto che sale a San Ruffino. Qui si segue per il centro del paese per svoltare poi a destra nei pressi della chiesa, dove inizia la risalita sterrata - tra frutteti, vigneti e boschi - sino alle pendici del Monte Zerbet (150 m di ascesa su 1,7 km circa). Si affronta la seconda PS Tana del Lupo, che parte nei pressi del pilone dell'anta tensione, prendendo a destra tra gli arbusti. Parte veloce per inserirsi in un budello nel bosco, prima stretto e ripido e poi leggermente più largo con qualche rilancio pedalato. Si sbuca sulla Strada Germana, la si segue in salita, per poi abbandonarla prendendo a sinistra nel bosco, per un altro bel nastro di terra compatta che mette alla prova le capacità di guida del biker. L'ultimo tratto è forse quello più nervoso, sino a prendere a sinistra la carrareccia che, in leggera discesa, riporta al gruppo di case di Cascina Leardi. Dopo questa discesa di circa 1,5 km per 150 m di picchiata negativa, si ritorna alla strada asfaltata che corre sul fondovalle della Val Grue, ripetendo il trasferimento precedente.
Ora, alle pendici dello Zerbet, si prende a sinistra nel pratone, entrando nel bosco, per il sentiero più tortuoso e sfidante della Sarezzano Enduro, la PS Madonnina (prende il nome dalla cappelletta che si trova alla sua fine): la perdita di quota è contenuta in 140 m scarsi per 1,2 km di sviluppo, su un toboga prettamente artificiale dove conta lasciar correre la bici tra cambi di direzione e pendenza, cercando di tenere il ritmo più alto possibile. Si ritorna a Cascina Leardi prendendo la stretta traccia a destra nel primo gruppo di case, arrivando velocemente al punto di partenza dopo aver passato il Torrente Grue.
Varianti
Si può accorciare la risalita prendendo la Strada Germana, dai pressi del maneggio di Cascina Leardi: è una ripidissima ascesa all'interno del bosco, percorsa nel tratto più tranquillo all'interno della PS Tana del Lupo, sino a poco prima del Monte Zerbet. Si tratta di una salita consigliata per i possessori di eBike, che non patiranno la pendenza che supera tranquillamente il 20% in molti punti, e neppure il fondo sdrucciolevole del primo tratto.
Info
Lunghezza 16,500 km circa
Dislivello 520 m circa
Quota minima/massima 150/330 m
Impegno fisico Medio/Basso
Impegno tecnico Medio
Periodo consigliato da aprile a ottobre, con fondo asciutto
Bici consigliata front/full suspended da escursionismo (130 mm di travel ant/post circa)
Traccia GPS scaricabile qui (ripetuta PS Cinghiali a fine giro)
Lunghezza 16,500 km circa
Dislivello 520 m circa
Quota minima/massima 150/330 m
Impegno fisico Medio/Basso
Impegno tecnico Medio
Periodo consigliato da aprile a ottobre, con fondo asciutto
Bici consigliata front/full suspended da escursionismo (130 mm di travel ant/post circa)
Traccia GPS scaricabile qui (ripetuta PS Cinghiali a fine giro)