Un breve itinerario, una sorta di aperitivo, che esplora alcune delle tracce disponibili intorno alla Diga del Molato e che scendono dalle pendici del Monte Bissolo. Sono state aperte due anni fa, nel 2018, dai gestori del Ristorante 4 Venti (Via del Molato, 2 - Nibbiano - PC) che si trova a ridosso del lago, a due passi dalla diga. Qui potete trovare le cartine gratuite con i tracciati, oltre a fare uno spuntino o pranzare.
In questo breve tour, finito anzitempo a causa dell'invasione di fastidiosissimi tafani, trovate tre discese, quelle che vanno dalla difficoltà media a elevata, in quest'ordine: Blu, Nera, Rossa. Sono disponibili anche quelle più facili, Gialla e Arancione (in totale 5 percorsi). Partono tutte dallo stesso punto (Monte Bissolo) e sono raggiungibili percorrendo la stessa salita sterrata, con alcuni tratti ripidi e dal fondo sconnesso e/o scavato. Il dislivello è compreso tra 150 e 180 m per ogni ascesa (i tracciati finiscono in punti diversi, inoltre 3 di questi - gialla, blu, nera - partono da una posizione più elevata), quindi nel caso del giro completo siamo intorno a 900 m di dislivello su poco meno di 20 km. Il giro è semplicissimo, una volta lasciata l'auto al parcheggio del ristorante, si pedala in direzione della diga, la si attraversa e, nei pressi di un tavolo con panche affiancati da una fontana e da una bacheca con mappa, si prende a destra seguendo per Sentiero del Tidone verso la sorgente. Si abbandona la traccia principale per salire a sinistra, seguendo ora le indicazioni MTB, con la salita divisa in tre segmenti: primo mediamente ripido su fondo smosso nel bosco, secondo più agevole tra pratoni e arbusti con terreno leggermente scavato, infine dopo una svolta a sinistra l'ultimo tratto su fondo prevalentemente sabbioso di nuovo bel bosco. Arrivati alle pendici del Monte Bissolo, si trovano le chiare indicazioni per seguire ogni tracciato, con tabelle onnipresenti a ogni bivio: gialla, blu e nera a sinistra dopo una breve e ripida risalita su fondo roccioso; arancione e rossa a destra in falsopiano. Come anticipato, le discese arrivano in punti diversi, percorrendo alcuni tratti in comune, lo sviluppo consigliato è questo: gialla, blu, arancione, nera, rossa. Il motivo è semplice, la rossa è quella che arriva più a valle e vicina alla diga, raggiungibile dopo una breve risalita su scalinata. Si arriva alla fontana affiancata dal tavolo con panche, per rientrare agevolmente al punto di partenza. Nel complesso, è piaciuta di più la Blu, più "coerente" dall'inizio alla fine, su fondo terroso compatto e andamento flow, e un paio di salti artificiali di facile esecuzione; la Nera presenta solo un tratto centrale ripido e tecnico su roccia e terreno sabbioso, perdendo in interesse in quello finale, mentre la parte iniziale appare solo di collegamento; la Rossa è di nuovo divertente, con un bell'andamento flow nel segmento centrale, leggermente scavato e con qualche roccia da usare come trampolino. In ogni caso, complimenti a chi si prende cura di questi sentieri, rimanendo la curiosità delle piste Gialla e Arancione. Info Distanza 11 km Dislivello 540 m Tempo 1h15-1h30m soste escluse Difficoltà Media Impegno fisico Medio/Basso Periodo consigliato da primavera ad autunno, con fondo asciutto Itinerario completo qui (grazie a Daniele Mazzeo)
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Itinerario che esplora parte dei Colli Tortonesi e che non presenta grandi difficoltà tecniche e neppure salite estreme, per pendenza e/o fondo.
Si parte e si arriva a Tortona (AL), con un anello che transita per Val Grue e Valle Ossona, in senso orario e seguendo alcuni dei sentieri CAI della zona (come 101, prima tappa della Via del Sale, e 117). Si esce dal centro storico di Tortona prendendo per Viguzzolo e, giunti alla rotonda del cimitero, si prende Strada Comunale Paghisano girando a sinistra per l'Istituto Lisino. Una volta scollinati, si inizia a scendere circondati dai campi, seguendo i segnavia CAI 101. Prima che la strada inizi a risalire, si svolta a sinistra sempre seguendo i segnavia bianco/rossi, entrando in una cascina e proseguendo sulla strada che, passando da asfaltata a ghiaiata, comincia a salire per Montebuffone. Una volta scollinati, si svolta a sinistra e si segue la stradina che inizia a scendere, diventando asfaltata in prossimità di una villa, fino a confluire sulla SP120 che si prende a destra in direzione Garbagna. Si pedala in pianura per poco meno di un chilometro per prendere a destra, appena dopo il bivio per Strada Bedolla, una ghiaiata che sale, circondata da vigneti e campi coltivati, per la chiesetta di San Bartolomeo, sopra Viguzzolo. Si incrocia l'asfalto che si prende a sinistra, continuando a salire, con il fondo che diventa sterrato, in direzione Sarezzano (si costeggia a sinistra l'ex canile). Appena dopo aver incrociato le prime case, si prende in discesa la sterrata che taglia in mezzo ai campi e arriva, con un'ultima rampa ripida, sulla SP125 che da Tortona sale verso Sarezzano. Si svolta a sinistra e si sale verso Cerreto Grue e, una volta che si apre la vista sulla sinistra sulla chiesetta di Sarezzano e sulla Pianura Padana, si prende a destra in ripida salita per Mongualdone. Una volta arrivati in cima, si deve prendere la stradina, leggermente nascosta dalla vegetazione, che scende a sinistra verso Chiesa Madonnina di Fonti (punto acqua con fresca fontana). Si prosegue prima in discesa e poi, dopo aver preso a destra, sempre su asfalto per Fonti. Si svalica (altra fontana nella piazzetta sulla sinistra) e si scende verso Villaromagnano. Attenzione dopo il gruppo di case sulla sinistra, dove si deve prendere la sterrata (segnavia CAI 117) che, tra vigneti e campi coltivati, scende veloce verso il fondovalle dell'Ossona. Si prosegue a sinistra, lungo la ciclabile dedicata a Fausto Coppi e, arrivati al bivio per Cerreto Grue, si sale su sterrata poco evidente a sinistra. La salita è ripida, giungendo sulla cresta tra Battignana e Arpicella, sempre tra vigneti e campi coltivati, godendo di una bella vista a 360° sui Colli Tortonesi. Si percorre integralmente la sterrata panoramica fino a confluire sull'asfalto, che si prende a destra in ripida discesa sino alla SP130 per Montale Celli/Costa Vescovato. Si svolta a sinistra, si segue ancora un tratto di ciclabile e, giunti al bivio, si segue a destra per Montale Celli. Volendo, una volta arrivati in paese, si può prende a sinistra in direzione frazione Montesoro, sede dell'Agriturismo Valli Unite (altro punto acqua), per poi tornare indietro ricongiungendosi con l'itinerario principale. Noi svoltiamo a destra, uscendo dal paese, per prendere la bella ghiaiata, che corre in cresta circondata dai vigneti, per la frazione Rampina. Anche qui le viste sui Colli Tortonesi si sprecano, con un andamento piacevole in saliscendi. Dopo una breve rampa in salita, si scende verso la frazione Rampina a fondovalle, risalendo con verso la SP130, questa volta in direzione Villaromagnano/Tortona. Seguiamo ancora un breve tratto di ciclabile e, giunti a Villaromagnano, entriamo in paese, attraversandolo completamente. Si esce da Villaromagnano, costeggiando la piscina sulla sinistra, alla fine del viale alberato si prende una sterrata poco evidente appena dopo l'ultimo gruppo di villette. Si sale velocemente, con alcuni tratti ripidi, per Mombisaggio. Alla fine di una rampa, a un incrocio a T, si prende a sinistra (a destra per Fonti), e appena dopo a destra, sempre seguendo i segnavia CAI 117 (sentieri del Monte Gambera). Arrivati in paese, si svolta subito a destra lasciando il gruppo di case sulla sinistra, in direzione Monte Gambera/Vho. Con un bel percorso in saliscendi si arriva a un bivio evidente, dopo aver ignorato i precedenti rimanendo sempre sulla principale. Noi scendiamo a sinistra su ghiaiata (a sinistra si scende a Torre Calderai), con il fondo che diventa asfaltato nei pressi delle prime villette, arrivando rapidamente al fondovalle nei pressi del Country Club di Vho. Prendiamo Strada Viola e Rose Faceto a sinistra, per Tortona, seguendola integralmente ignorando i vari bivi, sino a confluire su Corso Don Orione, che si segue a destra per rientrare in centro al punto di partenza. Info Distanza 28 km Dislivello 550 m Tempo 2h30m/3h (soste escluse) Difficoltà Facile Impegno fisico Medio/Basso Periodo consigliato da primavera ad autunno, con fondo asciutto |
Cristiano GuarcoGiornalista freelance, qui in veste di autore per Versante Sud, www.versantesud.it Archives
Agosto 2020
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