![]() Un altro gran bel giro per i Colli Tortonesi, che si è trasformato in una gita CAI fuori programma... eravamo una ventina abbondante! La base è sempre Costa Vescovato con il passaggio per Sarizzola prima e il colletto di San Vito poi, non tralasciando né la bella variante su sentiero sotto il Monte Campogrande né il Totem Trail dal colletto. Poi si prosegue per Bastita transitando per il Ristorante "Il Ciliegio", con l'anello che fino a questo punto coincide con il Giro Champagne sui Colli Tortonesi. Dietro il ristorante svoltiamo subito a destra salendo su ripida sterrata verso il Monte Ronzone, tra Val Grue e Val Borbera. Si intercetta il sentiero CAI 200 e si prosegue, a monte dell'asfalto che collega Cervari a Sorli, sino a portarsi sulla lunga sterrata, con gli affioramenti rocciosi tipici di questa zona, che scende in picchiata verso Malvino. Dallo slargo, in cui si gode di un bel panorama sulle valli circostanti, si prende a destra, seguendo sempre la principale sino a quando non arriviamo sopra Malvino, qui teniamo la sinistra per l'ultimo tratto in discesa, dove compaiono i segnavia del sentiero CAI 145. Da Malvino a Bavantore il tracciato è un mix di asfalto e sterrato, prevalentemente in salita. A Bavantore si prosegue per il "Padre di tutti i calanchi", per rientrare poi agilmente a San Biagio passando per Sant'Andrea. Da qui si segue l'asfalto per Costa Vescovato. Un itinerario molto vario per ambienti e situazioni incontrate, di media difficoltà e impegno fisico, sicuramente da ripetere! Qui sotto trovate il link per la traccia GPS... a presto i video!
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Grazie al lavoro prezioso di Victor e Rinaldo, per chi pedala sui Colli Tortonesi, nel dettaglio nella zona tra Costa Vescovato e il Monte San Vito, ci sono nuove opzioni che "saltano" tratti di strada bianca, o semplicemente aggiungono più pepe all'itinerario prescelto. Abbiamo una variante che si imbocca salendo, su strada ghiaiata, da Sarizzola al colletto sotto il Monte Campogrande. Si prende verso la fine della salita, svoltando a sinistra in discesa nel bosco. Il sentiero sale e scende più volte, è un'esile traccia boschiva con un gran bel tratto esposto a picco sulla valletta sottostante, e con numerosi affioramenti rocciosi. Solo il rientro sulla ghiaiata, poche centinaia di metri prima dell'inserimento sulla carrareccia che sale da S. Alosio a S. Vito, è impedalabile per fondo e pendenza. In ogni caso è una bellissima variante, molto guidata e tecnica. La seconda invece è una deviazione dall'anello principale, si prende al Colletto di San Vito, salendo a lato del totem, e per questo motivo il nome più appropriato è Totem Trail. Sale sul crestino che si percorre integralmente, sino a quando non scende in picchiata sulla balconata rocciosa a picco sulla valletta del Rio Mazzapiedi, tra i monti Campogrande e Provinera (dalle pendici di quest'ultimo parte la DH di Bavantore). Alla balconata arriva anche il sentiero che parte poco più a lato, a fianco del carretto abbandonato, sicuramente una traccia più tecnica in discesa per gli affioramenti rocciosi e i sassi smossi. Il rientro è in comune, una bella risalita su un sentiero largo, con ampie placche rocciose che richiedono una buona tecnica di guida per superarle agilmente. A seguire la traccia dell'esplorazione compiuta sui nuovi sentieri, con partenza e arrivo a Costa Vescovato. ![]() Si tratta di una salita che, dalla strada bianca che sale a San Vito da Castellania, devia dal percorso principale per incrociare il sentiero CAI 124 che porta al Monte San Vito, normalmente preso dal colletto e fatto a spinta nel primo tratto. Ora si può pedalare quasi per intero sino al suddetto incrocio, e proseguire pedalando sino a quando reggono le vostre gambe... ;-) Sono stati ritracciati i sentieri che scendono sul versante sud ed est-sudest, quest'ultimo con segnavia 139/124 sino a sopra il paese di San Vito. I restanti sentieri che scendono dalla vetta - versante nord e sudovest - rimangono inalterati, non sono escluse altre varianti a breve. Qui sotto le ultime tre tracce registrate in zona San Vito e Bavantore. Finalmente sistemata la traccia dell'Anello di San Vito, ieri invece nuova tracciatura dell'Anello di Nazzano, che sia la volta buona?
Dopo un momento di stasi, ho ripreso a tracciare e aggiornare itinerari. Le ultime uscite hanno riguardato l'Anello di Nazzano, in Valle Staffora, e l'Anello di Bavantore, tra Val Grue e Valle Ossona. A breve anche le prime uscite in Val Trebbia e il completamento della sezione della Valle Staffora.
Sabato in Liguria, nell'entroterra di Chiavari, in Val Fontanabuona, per la salita al Monte Lavagnola, gita che si è conclusa con un mesto rientro dopo aver "assaggiato" neve fresca già dal passo dove si abbandonava l'asfalto... quindi tutto rimandato a data da destinarsi.
Domenica invece compiuto l'anello completo di Monte San Vito, con partenza e arrivo a Tortona, e passaggi all'Agriturismo Valli Unite, Sant'Alosio, la mitica DH di Bavantore, per finire rientro in quota da Sant'Andrea. :) |
Cristiano GuarcoGiornalista freelance, qui in veste di autore per Versante Sud, www.versantesud.it Archives
Agosto 2020
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